Quando ci si trova in un bosco, si percorre un itinerario o si affronta un’escursione c’è sempre il rischio di perdere l’orientamento.
E per poter poter ritrovare la strada viene in aiuto la fidata bussola.
Non basta però ruotarla fino a puntare il nord e sperare così di raggiungere la base in men che non si dica.
Come si la bussola è perciò un argomento di particolare interesse per tutti quegli escursionisti e amanti del trekking che vogliono avventurarsi nella natura senza troppi pensieri.
A cosa serve una bussola se c’è la tecnologia?
Anche se oggi abbiamo dalla nostra la tecnologia con smartphone e GPS che ci forniscono le coordinate di dove siamo e di dove vogliamo andare, da usare al posto delle cartine, in un trekking di più giorni potremo non trovare sempre l’opportunità di ricaricare i dispositivi.
Oppure ci si trova in un’area dove non c’è segnale.
Ecco quindi che imparare a usare una bussola che si basa solo sul campo magnetico della terra può essere veramente utile.
Avere una cartina della zona e alcuni tipi di bussola permette di essere più precisi e di orientarsi con maggiore sicurezza.
Che cos’è una bussola?
La bussola è uno strumento che viene utilizzato per la navigazione e per conoscere la direzione in cui ci si sta muovendo.
È composta da una piccola scatola che accoglie un ago magnetizzato. All’interno è presente una piastrina di vetro su cui è disegnata una scala numerica circolare.
C’è inoltre una spina metallica che sostiene l’ago magnetizzato.
L’ago della bussola è magnetizzato in modo da puntare sempre verso il nord magnetico, con la freccia di direzione che indica il nord.
La scala numerica circolare è divisa in 360 gradi, quindi ogni direzione può essere indicata in gradi. I vari tipi di bussola possono essere utilizzati per identificare la direzione in cui ci si sta muovendo, per ritrovare le linee di orientamento quando si è in luoghi remoti e come strumento di navigazione.
Dove usare la bussola?
La bussola può essere usata per orientarsi in una varietà di situazioni:
- nella natura
- per l’esplorazione
- in astronomia
- nella navigazione marittima
- nella navigazione aerea
- in topografia
Può essere anche utile per determinare la direzione di un oggetto o di un luogo rispetto a un’altra posizione.
Come è fatta una bussola?
È composta da una capsula metallica a forma di cono, che contiene una bussola galleggiante.
La bussola contiene un magnete in cui una piccola lancetta indica la direzione verso il Nord magnetico.
All’interno della capsula è presente una scheda circolare talvolta rappresentata per bellezza con una rosa dei venti con indicati i punti cardinali N, S, E e W, che identificano le direzioni cardinali.
La capsula è montata su una base di legno, metallo o plastica, sulla quale è montato un anello girevole per ruotare la ghiera per seguire le direzioni indicate.
Di solito, la bussola è dotata di una lente di ingrandimento, che può essere usata per leggere le direzioni sulla scheda circolare.
Impostazione della declinazione
La declinazione magnetica della bussola è l’angolo tra il Nord magnetico (il Nord indicato dalla bussola) e il polo nord geografico (il Nord indicato dalle carte geografiche).
La declinazione varia in base alla posizione geografica, quindi è importante impostarla correttamente prima di usare lo strumento.
Per predisporre la declinazione della bussola, basta leggere la scheda circolare in cui sono indicate le direzioni (N, S, E, W) e trovare la posizione corrente sulla mappa.
Quindi, si ruota la ghiera dell’anello girevole fino a quando la direzione indicata nella bussola corrisponde alla direzione indicata sulla mappa.
Definizione di nord magnetico e nord reale
Il Nord Magnetico è la direzione indicata dalla bussola. Si tratta di una direzione determinata dai campi magnetici terrestri, che sono influenzati dalle correnti elettriche e dai movimenti delle placche tettoniche.
Il nord vero, o Nord geografico, è la direzione del Polo Nord. Si tratta di una direzione che rimane costante, indipendentemente dai campi magnetici terrestri.
Il nord magnetico si trova a circa 11° ovest rispetto a quello geografico, in una posizione che varia da luogo a luogo.
La differenza tra nord magnetico e geografico può essere anche di più di 20 gradi in alcune parti del mondo.
In Italia, il nord geografico differisce dal nord magnetico di circa 8 gradi.
Come regolare la declinazione
Per regolare la declinazione, si deve prima cercare la posizione corrente sulla mappa.
Quindi, si ruota l’anello girevole fino a quando la direzione indicata nella bussola corrisponde alla direzione indicata sulla mappa.
Una volta che la declinazione è stata regolata, la bussola sarà in grado di indicare le direzioni corrette.
Conversione di rilevamento magnetico e reticolare
La bussola magnetica è anche usata per la conversione di rilevamenti magnetici e reticolari.
Si tratta di metodi per misurare la posizione di un punto sulla terra usando il campo magnetico terrestre.
Tali rilevamenti possono essere convertiti in coordinate geografiche, che possono essere poi utilizzate per calcolare la distanza tra due punti.
Il rilevamento reticolare usa la griglia di linee reticolari sulla carta topografica. La griglia reticolare presenta una serie di linee verticali e orizzontali che intersecano la carta topografica.
Ogni linea reticolare è associata a una specifica coordinata geografica. Per calcolare la posizione, è necessario individuare la linea reticolare più vicina al punto di riferimento.
Una volta fatto questo, è possibile misurare la distanza tra il punto di riferimento e la linea reticolare e quindi calcolare la coordinata geografica corrispondente.
LARS
Si tratta di metodo moderno per misurare la posizione di un punto sulla terra attraverso i satelliti.
Prevede l’utilizzo di un GPS (Global Positioning System) per calcolare la posizione. Il GPS è un sistema di navigazione satellitare che utilizza una rete di satelliti in orbita per fornire informazioni precise sulla posizione di un punto.
Utilizzando il GPS, è possibile calcolare la posizione con un’alta precisione.
Come orientare la mappa
Per orientare una mappa è necessario per prima cosa determinare la direzione della bussola.
Il modo più semplice è quello di prendere lo strumento e trovare la direzione magnetica.
Una volta determinata la direzione magnetica, è necessario orientare la mappa in modo che la direzione sia segnata in alto appoggiando la bussola sulla cartina.
Puoi anche provare a seguire la freccia nella parte superiore della mappa per orientarla correttamente. Una volta fatto questo, puoi usare la cartina per calcolare la direzione verso una destinazione o per identificare la tua posizione.
Come fare un rilevamento
Il rilevamento può essere effettuato sia sulla mappa, sia sul campo.
- Sulla mappa
Una volta determinata la direzione magnetica, è necessario orientare la mappa in modo che la direzione sia segnata in alto.
Per determinare la direzione, si traccia quindi una linea retta tra la posizione in cui ci si trova e la destinazione.
Dopo aver tracciato la linea retta sul piano orizzontale, è possibile misurare la direzione misurando l’angolo tra la linea retta e la direzione magnetica.
Fatto questo, è possibile calcolare la distanza tra l’attuale posizione e la destinazione.
- Sul campo
Per effettuare un rilevamento sul campo, usa la bussola per determinare la direzione del campo magnetico: puoi usare una calcolatrice per convertire la direzione in coordinate geografiche.
Una volta ottenute le coordinate geografiche, puoi usarle per calcolare la distanza tra due punti e quindi effettuare il rilevamento.
Triangolazione
La triangolazione è un metodo per determinare la posizione di un punto sulla terra usando tre punti di riferimento conosciuti.
Si tratta di uno dei principali metodi usati per la navigazione, in quanto è possibile calcolare la posizione con un’alta precisione.
Il principio di base del metodo della triangolazione è quello di misurare la distanza tra tre punti di riferimento conosciuti e quindi calcolare la posizione usando le distanze misurate.
- Come si esegue la triangolazione
È necessario prima individuare tre punti di riferimento conosciuti, come chiese, ponti, edifici o altri punti di navigazione.
Si procede quindi a misurare la distanza tra di essi.
Dopo aver misurato le distanze, è possibile calcolare la posizione usando una formula trigonometrica.
Una volta calcolata la posizione, si può utilizzare per calcolare la distanza tra due punti ed effettuare un rilevamento sul campo.
- Il teodolite
Questo strumento è stato usato per secoli per la navigazione e la mappatura. Utilizza una lente di precisione, una bussola magnetica e una scala graduata per misurare la distanza tra due punti.
Una volta misurata la distanza, è possibile calcolare la posizione usando una formula trigonometrica.
Se si utilizza la mappa, occorre individuare su di essa i tre punti di riferimento conosciuti e quindi calcolare la coordinata geografica di ciascun punto. È quindi possibile calcolare la posizione con una formula trigonometrica
Conclusioni
Quando si usa una bussola bisogna tenere a mente alcune cose fondamentali.
Assicurati innanzitutto di sapere la direzione in cui stai andando. La bussola può darti una buona indicazione della direzione, ma non può dirti con esattezza dove stai andando.
Usa inoltre la bussola in un’area aperta. La presenza di alberi, rocce, case e altri edifici possono influenzare la lettura dello strumento.
Non dimenticare anche di controllare la direzione del vento prima di usare la bussola, per evitare che lo strumento punti nella direzione sbagliata. Anche la pioggia, la nebbia e le condizioni di scarsa illuminazione possono influire sul suo funzionamento.
Assicurati infine che la bussola sia ben calibrata per avere la garanzia di un funzionamento preciso e completamente affidabile.