Quando cambiare le scarpe da trekking

Ne hai fatta di strada con le tue scarpe da trekking!

Hai percorso con loro i sentieri più impegnativi e le hai indossate nelle tue più appassionanti avventure a tu per tu con la natura.

E ora… come fai a sapere se i tuoi vecchi fidati scarponcini sono ancora al top dell’efficienza?

Purtroppo, anche se si mantengono comode come un guanto, possono mostrare dei segni di usura e non ti garantiscono più la necessaria sicurezza.

Ma tu sai quando cambiare le scarpe da trekking e quando invece le puoi ancora utilizzare?

Quando bisogna cambiare e scarpe da trekking?

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Le scarpe da trekking ti sostengono mentre cammini e smorzano gli urti che si verificano quando appoggi i piedi sul terreno.

Con il passare del tempo, soprattutto se sei un assiduo camminatore, i tuoi scarponi diventano meno robusti e le suole perdono lentamente il loro effetto ammortizzante.

Di conseguenza puoi sentire dolore ai piedi, alle caviglie o alle ginocchia.

Sostituire al momento giusto gli scarponcini può quindi ridurre il rischio di lesioni.

A quali segnali prestare attenzione?

Ci sono numerosi segnali che ti indicano quando arriva il momento di acquistare delle scarpe da trekking nuove.

1. La suola è consumata

Sentieri infangati e percorsi impervi mettono a dura prova le suole delle scarpe. Possono diventare lisce e non garantire più un grip adeguato.

In alcuni modelli è possibile farla sostituire dal calzolaio. Verifica però che la tomaia sia ancora buona, altrimenti non vale la pena affrontare l’investimento.

2. Ti fanno male i piedi

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Quando le scarpe da trekking iniziano a consumarsi e non sono più in grado di offrire un adeguato sostegno, possono far insorgere dei fastidiosi dolori ai piedi.

Fai attenzione a questo segnale, per evitare di soffrire in modo insopportabile durante la tua prossima escursione.

3. Le protezioni delle caviglie si stanno usurando

Quando erano nuovi, i tuoi scarponi da montagna proteggevano perfettamente le caviglie.

Ora senti ogni piccolo sassolino che rimbalza dal terreno quando appoggi il piede e la sensazione e tutt’altro che piacevole..

4. Le hai indossate per più di 600 chilometri

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Il momento giusto per cambiare le scarpe da trekking dipende da quanto spesso le indossi, da quanto sono robuste e dalle condizioni in cui le usi.

In generale, si consiglia di sostituirle ogni 500-600 chilometri se cammini sui sentieri poco impegnativi e ogni 400 chilometri se sei solito affrontare terreni difficili ogni 400 km.

5. Non sono più comode come una volta

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Le scarpe da trekking diventano scomode quando si consumano perché i materiali di cui sono fatte tendono a diventare più rigidi e meno flessibili. Inoltre, le suole divengono più dure e iniziano a creare attrito contro il piede.

Se ciò accade, è necessario sostituire le scarpe per evitare ulteriori problemi.

6. Le stringhe sono sfilacciate

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A questo punto potresti pensare: “che problema c’è, basta cambiarle”. In realtà le stringhe delle scarpe per camminata sono ultra robuste e sono progettate per resistere anche alle pi elevate tensioni.

Se iniziano a dare segni di cedimento vuol dire che anche la scarpa ha fatto il suo tempo.

7. Le cuciture si allentano

Le cuciture possono diventare più fragili con l’usura.

Il materiale di cui sono fatte le scarpe da trekking o da trail running può inoltre allungarsi e indebolirsi per l’esposizione alle intemperie.

Quando questo accade, le cuciture non sono più in grado di resistere alla pressione e allo sforzo a cui sono sottoposte durante l’uso.

8. Le solette sono completamente piatte

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Le solette tendono ad appiattirsi a causa dell’usura generata dall’attrito e dalla pressione dei piedi durante l’escursione.

La loro struttura, realizzata in materiali come la schiuma, è solitamente molto morbida e si consuma rapidamente. La perdita di ammortizzazione può rendere meno piacevole la camminata ed è importante sostituire le solette quando iniziano a mostrare segni di usura.

Dopo un paio di volte che le sostituisci però è bene fare un accurato check a tutta la scarpa per valutare se non è il caso di cambiarla integralmente.

9. Ci sono segni di danneggiamento

Gli scarponi alpinismo sono progettati per resistere alle condizioni estreme. Ma quando le sollecitazioni sono prolungate nel tempo, iniziano a logorarsi.

A quel punto il materiale si indebolisce ed è più facilmente soggetto a lacerarsi o a bucarsi.

I danni possono anche essere causati da rocce taglienti o da terreni accidentati, anche se si tratta di robuste scarpe trekking goretex.

10. Non sono più impermeabili

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Quando le scarpe da montagna sono nuove, sono più impermeabili a causa dei sigillanti che sono stati applicati per proteggere la tomaia e le cuciture.

Con l’usura, questi sigillanti si consumano, riducendo la loro capacità di respingere l’acqua.

Anche un materiale ad alte prestazioni come il gore tex è soggetto ai segni del tempo.

11. Gli occhielli e i ganci stanno iniziando ad allargarsi

L’allargamento degli occhielli e dei ganci delle scarpe da trekking si verifica a causa dell’usura del materiale di cui sono fatti.

Questo può sembrare un dettaglio, ma se si rompono durante un’escursione possono comunque causare qualche inconveniente.

Si consiglia quindi di sostituire questi tipi di scarpe quando ti accorgi che iniziano a deformarsi.

12. Puoi sentire il terreno sotto le scarpe

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Questo accade quando la suola vibram o in altro materiale non è più abbastanza spessa da fornire una buona protezione.

Quando la suola è consumata, la pianta del piede può essere più esposta ai sassi, alle radici e alle altre asperità del terreno.

13. L’intersuola è compressa

Quando posizioni la scarpa su una superficie piana puoi vedere l’intersuola da tutti i lati.

Se ti accorgi che è compressa, vuol dire che l’effetto ammortizzante si è ridotto.

Questo porta, tra le altre cose, a uno sforzo extra sulle ginocchia e sulla schiena. Il fatto è che dopo 500 km l’intersuola spesso si comprime anche del 30 percento.

Fattori che influenzano la durata degli scarponi da trekking

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  • Condizioni ambientali

Ci sono una serie di condizioni ambientali che possono limitare la durata delle scarpe montagna. Tra queste vi è un elevato livello di umidità, che può favorire la formazione di muffa e funghi e danneggiare così i materiali.

Le temperature estreme possono inoltre indebolire le cuciture e la struttura delle scarpe da avvicinamento, aumentando il rischio di usura.

Anche i terreni accidentati, le pietre appuntite e i sassolini rischiano di danneggiare le suole degli scarponi e delle scarpe da trail e di ridurne la durata.

  • Qualità dei materiali

Uno dei fattori più importanti che influenzano la durata degli scarponi da trekking è il materiale con cui sono fabbricati.

Pelle, la gomma e fibre sintetiche hanno tempi di vita diversi. La pelle è spesso considerata la migliore per la sua resistenza, mentre le fibre sintetiche sono spesso più economiche ma anche più fragili.

  • Peso

La quantità di peso che grava sugli scarponi può influire sulla loro durata.

Se hai una corporatura piuttosto pesante e sei solito trasportare sulle spalle l’intera attrezzatura per il trekking, eserciti una notevole pressione sulla suola e sulla tomaia.

E questo accelera il processo di logoramento della calzatura.

  • Andatura

Un’andatura a passo veloce tende a consumare più rapidamente le parti esterne delle suole.

Viene inoltre esercitata una pressione elevata sulle cuciture e sui materiali.

Il modo migliore per garantire che gli scarponi da trekking durino più a lungo è quello di camminare a passo lento e regolare.

  • Taglia

Se lo scarpone è troppo grande o troppo piccolo, non solo causa disagio mentre si cammina, ma può danneggiarsi più rapidamente.

  • Manutenzione

La manutenzione regolare degli scarponi da trekking può prolungarne la durata.

È importante pulire e trattare la pelle con prodotti appositi per preservarla. Inoltre, è consigliabile sostituire le suole prima che si logorino e diventino troppo lisce.

Test di pressione per determinare l’usura

Il test di pressione consente di determinare la resistenza del materiale e la stabilità della suola.

Consiste nell’applicare una forza costante sulla parte superiore e inferiore della scarpa, in modo da misurarne l’ammortizzazione e l’usura.

Se la scarpa ha una buona resistenza, la sua usura è minima. Se invece si deforma o si screpola, questo può indicare una possibile usura o deterioramento.

Come prendersi cura delle scarpe da trekking

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  • Pulisci le scarpe da escursionismo dopo ogni utilizzo. Usa una spazzola morbida per rimuovere le impurità e passa la tomaia con un panno umido e un po’ di detergente delicato.
  • Se sono bagnate, lasciale asciugare all’aria aperta.
  • Applica uno spray o una crema idrorepellente. Questo aiuterà a respingere l’acqua, la sporcizia e il grasso.
  • Riponile in un luogo asciutto e ben ventilato per prevenire la formazione di muffe e batteri.

Conclusioni

Un paio di scarpe da trekking usurate non è più in grado di fornire un efficace supporto, un’adeguata ammortizzazione e un efficiente trazione. Ciò può causare dolori, problemi alla postura e persino lesioni.

Ci si chiede allora quando cambiare le scarpe da trekking. In realtà i segnali a cui prestare attenzione e vanno dalla suola consumata alle cuciture che si allentano, fino alla soletta che è diventata completamente piatta.


Domande frequenti

Quali sono gli scarponi da trekking che durano di più?

Se vuoi degli scarponi che durano a lungo, meglio affidarsi a marchi di qualità come Salewa, Merrell, La Sportiva, Salomon, Alpina e Columbia.

Ti possono accompagnare nelle tue escursioni per molto tempo, anche fino a quando non avrai percorso 600 chilometri.

Come si fa a sapere se gli scarponi da trekking sono consumati?

I segnali a cui porre attenzione sono fondamentalmente tre: suola e tomaia appaiono visibilmente consumate, incominci a a trovarli scomodi e il battistrada non garantisce pi un’adeguata aderenza.